Pasta del defunto, quando la mangi tocchi il paradiso: come si fa

Ecco come preparare la cosiddetta pasta del defunto e da dove nasce la tradizione di questo gustoso primo piatto.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

La cucina con la preparazione di alcuni piatti può diventare un omaggio alle persone care che non sono più con noi. È noto, per esempio, che in certe ricorrenze si portino a tavola specifiche ricette entrate di fatto nella tradizione culinaria. Uno su tutti, il pan dei morti che si trova abitualmente in commercio in occasione dell’1 novembre (quando si celebrano Tutti i Santi) e del 2 novembre (Giorno dedicato a tutti i Defunti). Meno conosciuto, invece, un primo piatto da leccarsi i baffi noto come pasta del defunto. Il nome forse lascia un po’ a desiderare ma non bisogna lasciarsi scoraggiare perché la ricetta è una vera e propria delizia. Semplice ma apprezzatissima, questa preparazione richiede poco tempo in cucina e non delude neppure i palati più raffinati. Primo veloce e gustoso, la pasta del defunto è anche adatta ai bimbi e si prepara in poco meno di quindici minuti. Perfetto, dunque, quando si è alle strette. Vediamo come si prepara e la tradizione da cui nasce.

Le origini della pasta del defunto e gli ingredienti di base: un atto di solidarietà tra vicini di casa in un momento difficile

Nelle profonde radici delle tradizioni italiane, si intrecciano gesti e riti antichi che riflettono il rispetto e l’amore per i defunti, particolarmente radicato nella regione della Calabria. Le sue origini affondano nel Medioevo, quando la preparazione di zuppe a base di legumi, soprattutto ceci, rappresentava un gesto di devozione verso i trapassati. Oggi, questa pratica continua a vivere nelle tradizioni calabresi, in particolare nella zona del crotonese, dove la Pasta dei Morti viene preparata con passione e rispetto per il passato.

La ricetta è semplice ma carica di significato. Tagliatelle spezzettate unite ai ceci, conosciute in dialetto come “taghiarini cu i ciciri”, costituiscono il cuore di questo piatto. Una volta preparate con cura, la pasta viene offerta in abbondanza, non solo per la propria famiglia, ma anche per il vicinato, creando un momento di comunione e ricordo.

Ma le tradizioni, così come i ricordi, possono svanire nel tempo. Ciò che una volta era un rito diffuso e condiviso, oggi rischia di perdere il suo antico splendore. L’avvento di influenze esterne e nuove abitudini ha portato con sé una trasformazione culturale, mettendo in ombra gesti e pratiche che hanno caratterizzato generazioni. Un esempio di questo cambiamento è l’evoluzione della tradizione del “dolcetto o scherzetto“, che in Calabria è stato gradualmente sostituito dall’importazione di usanze straniere come il “trick or treat”.

Ecco la vera ricetta calabrese

Tuttavia, nonostante le sfide e i cambiamenti, è importante custodire le nostre tradizioni e mantenerle vive nel tessuto sociale. La Pasta dei Morti è più di un semplice piatto: è un legame con il passato, un tributo ai nostri cari e un simbolo di continuità culturale. Per coloro che desiderano avventurarsi nella preparazione di questo piatto carico di significato, ecco una semplice ricetta:

Tagliolini con Ceci “Scattiati”

Ingredienti:

  • 400 gr. di farina di semola di grano duro
  • 200 gr. di acqua
  • circa 500 gr. di ceci
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cucchiaino di peperoncino rosso piccante macinato
  • Olio extravergine di oliva

Procedimento:

  1. Preparare la pasta: impastare acqua e farina e lasciare riposare l’impasto per circa mezz’ora. Stendere la pasta sottile e tagliarla a strisce per ottenere i tagliolini.
  2. Cuocere i ceci: in una pentola, far dorare uno spicchio d’aglio con un po’ di olio extravergine di oliva. Aggiungere i ceci, il peperoncino e l’alloro, quindi coprire con acqua e lasciare cuocere fino a che i ceci siano morbidi.
  3. Unire la pasta ai ceci e lasciare cuocere fino a quando la pasta sarà pronta.
  4. Servire caldo e dedicare un pensiero ai nostri cari.

In questo piatto semplice si racchiude il ricordo e l’affetto per coloro che non sono più con noi, mantenendo viva una tradizione che parla al cuore e alla memoria di una comunità.

Chiamata anche pasta dei morti o pasta del morto, è il piatto che generalmente veniva portato sulla tavola dai vicini di casa per sostenere una famiglia nei giorni del lutto. Un atto di vicinanza, quindi, oltre che un’attenzione piena di affetto in un momento molto delicato. Proprio la necessità di non impiegare troppo tempo ai fornelli a favore di un aiuto tempestivo ed efficace spiega anche la semplicità della ricetta per la quale con soli cinquecento grammi di pasta si otteneva un prelibato primo adatto sia ai grandi sia ai piccini.

Ma come si prepara? Partiamo dagli ingredienti di base. Oltre alla pasta, secondo tradizione serve della ricotta fresca di pecora, che assicura al piatto cremosità e corpo. Se, tuttavia, si preferiscono sapori meno decisi, si può optare per della ricotta vaccina o del semplice formaggio spalmabile.

La variante della pasta del defunto

Ecco tutto ciò che bisogna procurarsi per quattro persone considerando all’incirca tre minuti di preparazione a cui aggiungerne altri otto circa per la cottura:

  • 400 gr di maccheroni o mezze maniche
  • 500 gr di ricotta fresca (di pecora o vaccina)
  • 100 gr di parmigiano grattugiato
  • Sale, pepe, origano, noce moscata e olio extravergine di oliva quanto basta

Si comincia, secondo le indicazioni buttalapasta.it, mettendo a bollire dell’acqua in una pentola con l’aggiunta di un pizzico di sale. Quando sarà a temperatura, vi si versa la pasta prescelta in modo che raggiunta il giusto livello di cottura (meglio leggere le indicazioni riportate sulla confezione). Mentre la pasta è sul fornello, si procede preparando il condimento: in una ciotola sufficientemente ampia si mette la ricotta unita a un mestolo dell’acqua di cottura e si mescola amalgamando per bene il composto. Quindi, si aggiungono – a piacere – il parmigiano, un po’ di pepe e sale, l’origano e la noce moscata. L’obbiettivo è ottenere una crema morbida che sarà perfetta per condire la pasta aggiungendo solamente dell’olio d’oliva a filo e qualche fogliolina di basilico fresco.

 

 

 

 

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